Digidog, il cane robot in dotazione alla polizia di New York
Dopo tre anni ritorna l’intelligenza artificiale per arginare la crescente criminalità nella Grande Mela. Il sindaco Adam, ignorando le polemiche che travolsero il suo predecessore De Blasio, fa “uscire dal canile” Digidog. Cosa sa fare il cane-robot?
Oltre a Digidog, il NYPD potrà contare anche su un localizzatore GPS per ritrovare le auto rubate e un robot di sicurezza a forma di cono. Strumenti tecnologici che aiutano a mettere in sicurezza la vita degli uomini delle forze dell’Ordine.
Il Sindaco Adams, visibilmente soddisfatto ha dichiarato alla stampa: “Digidog è uscito dal ‘canile’ e ora fa parte della squadra dei tutori della legge”. Presente il commissario di polizia Keechant Sewell che ha invece voluto sottolineare la lunga storia del NYPD con la tecnologia: “Siamo stati la prima forza di polizia a mettere in atto un sistema di chiamata 911 e tra i primi a utilizzare impronte digitali e foto segnaletiche”.
La storia di Digidog
L’apparizione del primo cane poliziotto robot nella città di New York risale al 2020, quando fu noleggiato dall’allora Sindaco Bill de Blasio. Una decisione che scatenò furiose polemiche, tanto che il primo cittadino fu costretto a ritornare sui suoi passi e a disdire il contratto. Le polemiche e gli attacchi erano improntate soprattutto sull’aspetto del robot, definito “inquietante e distopico”, ma non da meno anche le critiche riferite al costo dell’IA, $74.000.
Ma il caso eclatante, che mise definitivamente nello sgabuzzino il cane robot, si registrò nel Bronxs, durante una perquisizione in una casa privata. In quella occasione la polizia fece uso del’IA e l’azione fu definita aggressiva e utilizzata contro le minoranze etniche.
La grandezza del cane e i suoi movimenti “spaventosi” non furono apprezzati dall’opposizione politica che chiese una seduta di consiglio comunale urgente.
Cosa può fare Digidog
Digidog può correre a 3.5 miglia all’ora e salire le scale. È dotato di telecamere, luci e un sistema di comunicazione bidirezionale, che migliora notevolmente la sicurezza degli agenti. Può essere utilizzato per individuare situazioni pericolose, come, per esempio, nel caso di un intervento in cui c’è un uomo armato e barricato, oppure in caso di sequestro di persona o presenza di materiale esplosivo.
Di Rosa Coppola
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