Festa della Repubblica, origini, storia e curiosità
Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica italiana: perché è stata scelta proprio questa data?
Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica, data in cui il Referendum del 1946 decretò il passaggio dell’Italia da un sistema politico monarchico a uno repubblicano. Questa occasione rappresentò anche la prima effettiva applicazione del suffragio universale in Italia.
Il referendum mise così fine al Regno d’Italia e fece nascere la Repubblica Italiana, una repubblica parlamentare.
Festa della Repubblica, la ricorrenza
Il cerimoniale ufficiale della Festa della Repubblica inizia con l’alzabandiera all’Altare della Patria. Il Presidente della Repubblica vi depone una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto. Non mancano uno spettacolo delle frecce tricolore e la sfilata delle forze armate lungo i Fori Imperiali.
Il 2 giugno è una delle giornate in cui è più facile ascoltare l’inno nazionale detto Inno di Mameli, ma che in realtà si chiama Canto degli italiani.
Durante il corso della giornata, Roma celebra l’avvenimento aprendo al pubblico anche i propri palazzi simbolo, come Quirinale o Palazzo Madama.
La ricorrenza è il 2 Giugno, tranne in alcuni casi!
Sin da subito si fissò per il 2 giugno la data di celebrazione della Festa della Repubblica, ma questa data non è sempre stata rispettata!
Nel 1963, ad esempio, fu spostata al 4 Novembre per le condizioni di salute del Papa, Giovanni XXIII.
Nel 1976 fu annullata per il terribile terremoto in Friuli e, addirittura, fu letteralmente sospesa dal 1977 al 1983 e dal 1989 al 1999 per non gravare sulle già difficilissime condizioni economiche dello stato.
C’è stato inoltre un periodo, fra il 1977 e il 2001, in cui la Festa della Repubblica fu spostata alla prima domenica del mese per non perdere giorni di lavoro.
Fu Carlo Azeglio Ciampi a riportarla al rigoroso giorno 2 Giugno, celebrativo del giorno del voto.
La parata non è sempre uguale
A seconda degli eventi, la parata delle Forze Armate assume una tematica differente. Nel 2011 fu dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, nel 2012 ai terremotati emiliani, nel 2015 al centenario della Grande Guerra e nel 2016 al 70° anniversario della nascita della Repubblica Italiana.
Nel corso degli anni, la parata militare ha anche subito alcune variazioni e semplificazioni. Questo sia per ridurne i costi d’organizzazione, sia per minimizzare rischi e conseguenze che inevitabilmente comporta, come ad esempio la sicurezza del patrimonio artistico.
Festeggiare sì, ma con le dovute attenzioni!
Di Annalisa Vernetti
Laureata in legge e diplomata Counselor in Psicologia, ha conseguito diversi master formativi in Marketing e organizzazione di eventi. Grazie ad un costante aggiornamento e all’esperienza maturata nel settore, si occupa di marketing e comunicazione per un’azienda di servizi. È titolare di un’agenzia per eventi con la quale gestisce un’esclusiva location nel centro di Napoli. È Editore di Agorà Magazine, da sempre affascinata dal mondo, viaggi e curiosità, con la voglia di scoprire nuove e affascinanti realtà.