La strada per la felicità passa anche per il DNA
I ricercatori sostengono che il nostro patrimonio genetico non rappresenta più il nostro unico destino o quella gabbia limitante nella quale essere imprigionati per tutta una vita da una eredità genetica che riguarda la malattia, e non solo.
Secondo l’epigenetica, la scienza che studia come alcuni fenomeni ed influenze ambientali agiscono sul nostro DNA, ogni cellula è un essere senziente in grado di adattarsi all’ambiente e di apprendere dalle esperienze emotive. Perciò le memorie fisiche delle nostre esperienze che rispondono a tutto ciò che facciamo, al nostro stile di vita, ma anche alla qualità dei nostri pensieri ed emozioni, influenzano i nostri geni.
Epigenetica e destino genetico
Cosa significa per noi, che possiamo imprimere un nuovo marchio nel nostro DNA?
Proprio così! Con uno stile di vita sano, un ambiente salubre, una corretta alimentazione, ma non solo, anche con pensieri intenzionali, emozioni positive e meditazione, possiamo mutare non solo parte del nostro destino genetico, ma ridurre anche il rischio delle malattie che potenzialmente sono ereditarie per figli e nipoti.
Un esempio tangibile ci è fornito dagli studi fatti sui gemelli monozigoti che, se alla nascita presentano un DNA uguale per il 90%, tuttavia la loro espressione dei geni cambia in ciascuno di loro durante la vita in maniera differente, grazie alle abitudini che adottano e alle personali ed individuali esperienze emotive, rendendoli, nel tempo, due persone completamente differenti.
Ecco che accade che solo uno dei gemelli si ammala e l’altro no. Questi cambiamenti epigenetici riguardano anche la longevità, la memoria, il carattere e molti altri aspetti. Anche l’amore gioca un ruolo importante, infatti essere amati da bambini ed avere una vita affettiva soddisfacente da adulti si traduce in una regolazione epigenetica del genoma.
Pensieri ed emozioni positive: imperativo biologico per una vita sana
Perciò riflettere sull’importanza di ciò che facciamo e pensiamo si ripercuote non solo sul nostro destino ma anche su quello delle generazioni future e ci richiama ad un senso di responsabilità personale. La creazione intenzionale di pensieri e di emozioni positive in relazione a ciò che viviamo, diviene quindi l’imperativo biologico per una vita sana e felice, e, alla luce di queste interessanti scoperte, direi che possiamo tramandare la felicità per via genetica anche ai nostri figli e nipoti modificando così il karma di famiglia!
Di Diana Arcamone
Docente di sostegno, scrittrice e Accademico ad Honoris Causa presso l’Accademia Universitaria degli studi Giuridici Europei. Nel 2014 vince il concorso letterario nazionale: Enel Guerrieri e nello stesso anno pubblica Felicità, un destino e una scelta cui segue Tutto arriva a chi ci crede.