Perché i film di Natale ci piacciono così tanto?
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Perché i film di Natale ci piacciono così tanto? Cosa si nasconde dietro il successo dei film natalizi? Cosa spinge le persone ad amare questo genere? Scopriamolo insieme!
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Ci siamo, il periodo dell’anno dal palinsesto più monotematico di sempre è arrivato. Sì, perché se l’estate è la stagione delle repliche, le ultime settimane di novembre danno il benvenuto alla messa in onda dei film di Natale.
Che siano i classici più amati di sempre, le commedie romantiche o i film per tutta la famiglia, il massimo comune divisore è lui: il Natale. Così, timidamente su alcune reti o piattaforme streaming o sfacciatamente su altre – rendiamo grazie a Tv8 – i film natalizi iniziano a spuntare come funghi e a riempire le nostre grigie giornate con pacchetti-regalo colorati, luci scintillanti e musiche che inneggiano ai buoni sentimenti. È vero che c’è anche chi li detesta, chi li critica ferocemente accusandoli di non brillare per originalità, per complessità emotiva o caratterizzazione dei personaggi, ma perlopiù i film di Natale sono amatissimi. Ma qual è il motivo?
Perché amiamo i film di Natale
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D’altronde è vero che le trame si somigliano un po’ tutte tra di loro, è vero che i personaggi sono tutti simili ed è vero che difficilmente li vedremo premiati durante la blasonata notte degli Oscar, eppure l’industria cinematografica è strapiena di pellicole ambientate durante il Christmas Time e non ha nessuna intenzione di cessarne la produzione.
Il canale televisivo americano Hallmark, specializzato nei feel good movies, ne sa decisamente qualcosa, mentre Netflix sta decidendo di investire sempre di più su questo genere, anche assoldando attori conquista audience come Nina Dobrev e Justin Hartley (rispettivamente Elena Gilbert di The Vampire Diaries e Kevin Pearson di This is Us), amatissimi dai telefilmici, o Lindsay Lohan e Freddie Prinze Jr, idoli di nostalgici Millennials.
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Un mondo ideale dal lieto fine
Il motivo è semplice: i film natalizi ci mostrano la vita che vorremmo vivere e ci offrono una panoramica di come dovrebbe essere e funzionare il mondo. Sono una fotografia del mondo ideale, in cui tutti sono pronti ad aiutare gli altri e in cui non importa quanto le cose stiano andando a rotoli o quanto la vita si stia rivelando difficile, il lieto fine è proprio dietro l’angolo, a costo di disturbare il fato o le divinità per farsi concedere qualche miracolo qua e là.
Se è vero che a Natale dovremmo essere tutti più buoni, infatti, è altrettanto vero che il periodo natalizio si trasforma nel più frenetico dell’anno, alla ricerca spasmodica del regalo perfetto per ogni persona a cui teniamo, del momento perfetto da vivere e poi ostentare al mondo (social ovviamente). Nei film di Natale, invece, a vincere sono i buoni sentimenti e i valori di una volta: così l’uomo d’affari o la donna in carriera che sono stanchi della loro arida vita arrivano nella piccola cittadina o nel grazioso paese di turno, incontrano qualcuno di speciale e riscoprono la gioia delle piccole cose, il candore dei sentimenti più puri e la felicità che può derivare solo dal calore umano.
I film di Natale come porto felice
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Non importa quanto sia grave il problema, nei film natalizi arriva sempre la soluzione: la giovane che non può studiare riceve una borsa di studio, la persona indigente che non può pagare le bollette riesce a vincere il concorso a cui si era iscritta senza nessuna fiducia, il molo che doveva essere distrutto riesce ad essere salvato da una grande donazione di un buon samaritano o da un cavillo legale o finanziario che il personaggio di turno riesce a trovare. Allo stesso modo vengono risolti i conflitti familiari, si trova il coraggio di abbandonare un lavoro che rende frustrati per inseguire il proprio sogno o di vivere di nuovo l’amore dopo una grande delusione.
E la fortuna c’entra ben poco. Anche se i più critici guardano ai Christmas Movies con grande diffidenza, puntando il dito contro la fatalità di alcuni eventi, nella maggior parte dei casi sono i personaggi a costruirsi la loro piccola felicità, la buona sorte si limita solo a metterci lo zampino. La borsa di studio arriva solo ai più meritevoli, l’amore solo a chi decide di viverlo e il lavoro dei sogni solo a chi ha il coraggio di lasciare quello che non lo soddisfa più.
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Insomma, i film di Natale sono il nostro porto felice, il luogo in cui possiamo rifugiarci quando tutto va male e abbiamo bisogno di sperare e avere fiducia nel mondo e in noi stessi. Sono la kryptonite del pessimismo. Guardare un film di Natale non vuol dire necessariamente illudersi, ma rifugiarsi in un mondo in cui già sappiamo cosa succederà e perché, in cui possiamo fidarci dei personaggi senza la paura di essere delusi e che ci aiuterà a ricordare che esiste davvero l’arcobaleno dopo la tempesta, ma solo se noi guarderemo nella direzione giusta.
Quindi, grazie Hallmark, continua così, nei secoli dei secoli! Amen.
Di Titta De Vita
Laureata in Scienze della Comunicazione, è un’appassionata di storie. Divoratrice di libri, dipendente dalle serie tv, adoratrice del cinema. La sua missione è una soltanto: convertire chiunque incroci sul suo cammino al mondo telefilmico.