Stella Michelin, per la prima volta premiata una gelateria
Per la prima volta nella storia una gelateria ottiene la stella Michelin.
La celebre guida rossa ha insignito dell’ambito riconoscimento una gelateria di Taiwan. Attenzione però: ad aver ottenuto la stella Michelin non è una gelateria come le altre. Vediamo perché.
Minimal, la gelateria taiwanese che ha ottenuto una stella Michelin
Era il 1926 quando la Guida Michelin iniziò ad attribuire ai ristoranti pregiati una stella. Come è noto, pochissimi anni dopo le stelle sarebbero diventate tre, esattamente come accade oggi, secondo ovviamente un ordine crescente di qualità. Nei suoi quasi cento anni di storia, tuttavia, tale riconoscimento non era mai stato conferito ad una gelateria. Un paradigma destinato però ad essere rivoluzionato da quanto accaduto in Asia negli scorsi giorni.
Presentando la Guida Michelin di Taiwan, infatti, a essere insignita di una stella è stata la gelateria Minimal di Taichung City, nella parte occidentale dell’isola. Attenzione però: non si tratta di una gelateria come le altre, bensì di un locale che offre un menù variegato di dessert, in cui è possibile gustare gelati e dolci in maniera molto raffinata e originale. Minimal, peraltro, in passato aveva conseguito un altro riconoscimento Michelin, quello di Bib Gourmand.
“Contrariamente a quanto si crede – si legge sul sito ufficiale della celebre guida rossa – i ristoranti consigliati dalle Guide Michelin non sono solo costosi locali di ‘fine dining’. Dai ristoranti di lusso ai pub di paese, dai bistrot alla moda ai ristoranti di street food, le Guide Michelin offrono qualcosa per tutti, per ogni occasione e in ogni fascia di prezzo […] Non esiste una formula fissa per un ristorante Bib Gourmand: sono tutti unici e possono variare notevolmente da un luogo all’altro”.
Attivo dal 1997, il riconoscimento di Bib Gourmand, tuttavia, non eguaglia il prestigio di una o più stelle. Il locale taiwanese può dunque festeggiare lo storico successo. Curioso, peraltro, che una tale rivoluzione sia avvenuta in un Paese la cui cultura gastronomica è certamente ricca, ma non per quanto riguarda il gelato. Una nota di merito in più, dunque, che premia l’originalità e l’inventiva degli chef di Formosa.
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